Quando una squadra di calcio composta da rifugiati politici e richiedenti asilo, incontra una classe del master in cinema del reale, il risultato non può che essere un capolavoro. Non solo, anche un momento di riflessione sulla condizione degli immigrati "Fuori campo" è questo il titolo del docufilm che ritrae la vita dentro e fuori dal campo XXV Aprile di via Marica, della squadra Liberi Nantes di Pietralata. Gli ideatori del progetto sono i ragazzi del collettivo Melkanaa, alunni del master promosso dall'università Roma Tre.
Il film Hotel Rwanda si svolge nel contesto del genocidio ruandese nel quale gli Hutu sterminarono brutalmente una parte rilevante della popolazione Tutsi. L'Hôtel des Mille Collines di Kigali, capitale del Ruanda, fu trasformato dal direttore Paul Rusesabagina in un luogo di rifugio per oltre 1.200 Tutsi e Hutu. Allo scoppio del conflitto, non si limita a mettere in salvo i suoi familiari, ma, facendo leva sui suoi privilegi lavorativi, apre le porte dell'hotel a quanti rischiavano di essere uccisi nel terribile eccidio che ha provocato un milione di morti.
"Nel mondo ci sono 580.000.000 di armi, circa una ogni dodici persone. Il nostro compito è convincere le altre undici ad acquistare un'arma".Questa è la fredda logica a cui un mercante d'armi si attiene per andare avanti nel suo mestiere ed è l'incipit di questo film di Andrew Niccol. Il mercante di armi Yuri Orlov lotta per stare sempre un passo avanti ad un implacabile agente dell'Interpol, ai suoi rivali in affari e persino ad alcuni dei suoi clienti tra cui figurano i dittatori più noti del pianeta.
Dagmawi Yimer un etiope,a causa della forte repressione politica nel suo paese, ha deciso di emigrare. Nell'inverno 2005 ha attraversato via terra il deserto tra Sudan e Libia. In Libia si è imbattuto in una serie di disavventure legate alle violenze dei contrabbandieri, ma anche e soprattutto alle sopraffazioni e alle violenze subite dalla polizia libica, responsabile di indiscriminati arresti e disumane deportazioni. "Come un uomo sulla terra" è un viaggio di dolore e dignità, per dare voce alla memoria di sofferenze umane, rispetto alle quali l'Italia e l'Europa hanno responsabilità che non possono rimanere ancora a lungo nascoste.
Sierra Leone, 1999. Durante la guerra civile, un trafficante di diamanti, che servono per finanziare le attività dei ribelli e dei terroristi, mentre si trova in carcere viene a sapere che un contadino Mende ha trovato un diamante rosa, una pietra rarissima che potrebbe permettergli di cambiare vita e lasciare l'Africa. Allo sesso modo, anche la vita del contadino può cambiare radicalmente, salvando la sua famiglia e soprattutto suo figlio dal rischio che venga rapito e fatto combattere dai guerriglieri. Con l'aiuto di una reporter che vuole denunciare il traffico illecito di diamanti, i tre affronteranno diversi rischi pur di ritrovare il diamante.
Il film si basa sull'infanzia dello scrittore Óscar Orlando Torres. E' conosciuto anche con il titolo Voci innocenti.El Salvador, anni ottanta: Chava è un ragazzo di 11 anni che vorrebbe sfuggire agli orrori della guerra civile che dilania il paese. Suo padre se ne è andato all'inizio del conflitto e sua madre Kella si guadagna da vivere per la famiglia cucendo vestiti che poi Chava vende ai negozi. Per Chava si avvicina l'età, 12 anni, in cui i militari reclutano coattivamente i ragazzi.
Le campagne della Puglia e della Calabria - dove migranti giunti in Italia dopo persecuzioni e vessazioni vengono sfruttati per pochi euro al giorno – e gli alberghi di Napoli utilizzati come luoghi di accoglienza nel piano del governo per l'"emergenza Nord-Africa", dove secondo diverse testimonianze avvengono traffici di prostituzione e gli stessi caporali si recano per reclutare illegalmente braccianti. Sono le due realtà su cui si concentra "Schiavi – Le rotte di nuove forme di sfruttamento", film inchiesta di Stefano Mencherini. .
In un villaggio situato tra Nordafrica e Medio Oriente le donne del luogo devono compiere ogni giorno un lungo sentiero insidioso e ripido per raggiungere una sorgente che è la loro unica fonte di approvvigionamento di acqua, nella calura di un paese in cui la siccità ha inaridito non solo la vegetazione ma anche i cuori degli uomini, indifferenti alla loro fatica. Il ritorno dalla sorgente, infatti, non è privo di pericoli e capita spesso che le donne cadano e in particolare quelle incinte perdano il proprio bambino, venendo poi tacciate di essere sterili.Il film narra la singolare forma di lotta di queste donne, stanche di compromettere la loro salute nel trasportare l'acqua.
In un'isola del Mare Nostrum, Filippo, un ventenne orfano di padre, vive con la madre Giulietta e il Nonno Ernesto, un vecchio e irriducibile pescatore che pratica la legge del mare. Durante una battuta di pesca, Filippo ed Ernesto salvano dall'annegamento una donna incinta e il suo bambino di pochi anni. In barba alla burocrazia e alla finanza, decidono di prendersi cura di loro, almeno fino a quando non avranno la forza di provvedere da soli al loro destino. Diviso tra la gestione di viziati vacanzieri e l'indigenza di una donna in fuga dalla guerra, Filippo cerca il suo centro e una terra finalmente ferma.
Una testimonianza cruda sui bambini soldato della Sierra Leone. Dieci anni dopo il conflitto la regista incontra (ora diventati adulti) i piccoli soldati che al tempo erano rimasti per anni vittime del RUF (Revolutionary United Front). L'unico che può aiutare questi ragazzi a venir fuori da questa situazione è il padre missionario saveriano Giuseppe Berton. Il documentario diventa dunque anche un interessante ritratto di un uomo che ha lasciato la sicurezza in Italia, per entrare in un mondo fatto di guerre, sangue e disperazione. Questo documentario non parla solo di bambini soldato ma anche di quello che è successo ad alcuni di loro, a dieci anni dalla guerra civile che ha devastato la Sierra Leone (1991 – 2002).
Rebelle (titolo internazionale War Witch) racconta della dodicenne Komona. Un giorno una squadra di ribelli irrompe nella zona e la fa prigioniera. Dovrà divenire un loro soldato. Il suo primo atto di guerra sarà fucilare padre e madre. La vita con i ribelli si presenta come una continua sofferenza per la bambina. Finché un giorno, durante un'azione contro l'esercito, è l'unica a salvarsi. Questo viene visto come un segno particolare e Komona viene considerata una strega capace di individuare dove si nasconde il nemico. Solo una persona però si occupa di lei con un affetto che si trasforma in amore: è il quindicenne soprannominato il Mago. I due sviluppano il loro sentimento di nascosto fino a quando, un giorno, hanno l'opportunità di fuggire.
Nascosti all'interno di fabbriche affollate in tutto il mondo, innumerevoli bambini sono costretti a lavorare come schiavi a causa della crescente richiesta globale di merci. Con l'aiuto di una rete segreta di informatori, il vincitore del Premio Nobel Kailash Satyarthi e il suo team si lanciano in audaci incursioni per tentare di salvare questi bambini. Usando telecamere nascoste e interpretando il ruolo degli acquirenti per ottenere l'accesso in queste fabbriche, vediamo Kailash affrontare una delle sue missioni più impegnative fino ad oggi: trovare Sonu, un ragazzino che è stato rapito a Delhi per lavoro e che risulta scomparso da otto mesi.
Tratto dall'omonima autobiografia di Solomon Northup, talentuoso violinista di colore, che vive libero nella cittadina di Saratoga Springs (nello Stato di New York) con la moglie Anne e i figli Margaret e Alonzo.Ingannato da due falsi agenti di spettacolo si reca con questi a Washington dove viene imprigionato, privato dei documenti che certificano la sua libertà e portato in Louisiana, dove rimarrà in schiavitù fino al 1853. Solomon lotta non solo per sopravvivere, ma anche per conservare la propria dignità. L'incontro casuale con l'abolizionista canadese Samuel Bass rappresenta per la sua vita la svolta cui quasi non sperava più...
Dheepan è un combattente per l'indipendenza dei Tamil. La guerra civile arriva fino allo Sri Lanka, la sconfitta è prossima, Dheepan decide di fuggire. Porta con sé una donna e una bambina che non conosce, sperando di ottenere asilo politico in Europa. Questa "famiglia" arriva a Parigi, dove Dheepan ottiene un lavoro di guardiano nella periferia della città. Dheepan spera di costruire una nuova vita e una vera casa per la finta moglie e sua "figlia". Presto tuttavia, la violenza quotidiana della città riporta a galla le ferite ancora aperte della guerra. Il soldato Dheepan dovrà riconnettersi con il suo istinto di guerriero per proteggere ciò che sperava di vedere diventare sua famiglia 'reale'.
Johnny, ragazzo-soldato di quindici anni, armato fino ai denti ma con l'aspetto e i modi di un cantante rap, sembra posseduto dal perfido cane che vuole diventare. Al comando della sua piccola pattuglia, insieme a Baby AK, Small Devil et Chili Pepper, rubano, colpiscono e abbattono tutto quello che trovano sulla loro strada. Adolescenti nutriti da fantasie hollywoodiane e dalla tv sembrano giocare alla guerra. Laokolé, di sedici anni, spinge sua madre malata su una carriola traballante e, vedendo infrangersi l'avvenire radioso che i suoi successi scolastici gli avevano fatto sperare, insieme al fratellino di dieci anni, Fofo, cerca di abbandonare la città divenuta terra di conquista dei bambini-soldato. Mentre Johnny avanza, Laokolé scappa... In un'Africa devastata da guerre assurde che interrompono bruscamente l'infanzia, un popolo cerca in tutti i modi di sopravvivere e di conservare almeno un po' di umanità.
Un muro è ciò che divide, non solo simbolicamente, la bella e aristocratica città di Torino con il Platz, una delle più grandi baraccopoli d'Europa, situata vicino al fiume Stura. Qui vivono da anni centinaia di individui cercando una stabilità economica, familiare, emotiva, raccogliendo le briciole dei "cittadini per bene", rovistando tra i sacchi della loro immondizia e cibandosi dei loro scarti. All'improvviso un progetto di smantellamento si abbatte sulla comunità. Le persone sono costrette a trasferirsi e ad abbandonare tutto: le coperte, gli animali, i materassi sgualciti, le emozioni di quei luoghi, le amicizie. A questi uomini e queste donne, non rimane altro che il ricordo di una vita passata, lasciata con tristezza e dolore, nonostante le privazioni fossero molte, almeno tante quanti i disagi. I ricordi del fiume ritrae gli ultimi mesi di esistenza del Plat.
Ruanda 2004. Aprile. A dieci anni di distanza dal genocidio perpetrato dagli Hutu contro i Tutsi e contro gli Hutu moderati, Augustin, ora insegnante, deve decidere se rivedere il fratello (a cui aveva affidato la famiglia, sterminata) ora sotto processo per essere stato un membro del partito Hutu. Decide di raggiungerlo ma, prima di giungere al colloquio, ripercorre nella memoria gli accadimenti della primavera del 1994 e le violenze che hanno coinvolto i suoi familiari.Il genocidio del Ruanda fu uno dei più sanguinosi episodi della storia dell'Africa del XX secolo. Secondo le stime di Human Rights Watch, dal 6 aprile alla metà di luglio del 1994, per circa 100 giorni, vennero massacrate salmeno 500.000 persone, il numero delle vittime tuttavia è salito fino a raggiungere una cifra pari a circa 800.000 o 1.000.000 di persone
La vera storia di Sam Childers .Appena uscito di prigione, Sam è colpito dal fatto che la moglie Lynn si sia nel frattempo avvicinata alla chiesa evangelica, in cui ha trovato lavoro. A causa di alcuni guai in cui si caccia, decide di seguirne le orme per garantire serenità a se stesso, alla moglie e alla figlia Paige. Una domenica, colpito da un discorso sui genocidi in Sudan, in lui nasce il desiderio di apportare il suo aiuto direttamente in Africa e parte per un viaggio missionario dal quale rientra con un sogno da realizzare: costruire una casa in Sudan per gli orfani di guerra e combattere il reclutamento dei bambini da parte dei gruppi armati. Le violenze a cui ha assistito, però, minacciano la sua sanità mentale, mettendo a rischio la sua vita stessa.
In un paese non specificato dell'Africa occidentale, con la guerra che incombe sul loro villaggio, la madre, la sorella, e il fratello più piccolo del giovane Agu, partono per la capitale. agu, suo padre, suo fratello maggiore e suo nonno restano indietro. Tutti i membri della famiglia vengono giustiziati eccetto Agu che, rimasto solo, fugge nella foresta. Il giovane viene presto scoperto dai ribelli della NDF (Native Defense Force), che lo costringono ad unirsi a loro e a diventare un bambino soldato. Agu perde la cognizione del tempo, mantenendo soltanto la consapevolezza che un tempo era un bambino, ma che la guerra lo sta trasformando in un uomo attraverso un processo apparentemente senza fine. Vorrebbe smettere di uccidere, ma teme che così facendo si farà uccidere dal Comandante, un uomo brutale che non fa altro che manipolarlo.
E'la vita quotidiana degli "abitanti" del campo Rom di Via Salone, situato nel mezzo del nulla alle porte di Roma, il più grande d'Europa: oltre un migliaio di persone provenienti per lo più dall'ex Jugoslavia e suddivise per provenienza geografica anche all'interno di quel ghetto recintato da sbarre di ferro e sorvegliato dalle telecamere. All'interno, ammassati in camper da 22 metri e mezzo distanti l'uno dall'altro appena due metri, sopravvivono uomini, donne, vecchi e bambini senza un lavoro, documenti e un'identità riconosciuta dalla legge italiana. Anche se vivono qui da anni. Anche quelli nati in Italia.