Stop al reclutamento di bambini-soldato entro il 2016. Convinta della necessita' di "creare un mondo dove la violenza contro i bambini non sia mai tollerata e dove ragazzi e ragazze abbiano gli strumenti per raggiungere il loro pieno potenziale", l'Italia ha rinnovato oggi all'Onu il suo sostegno alla campagna del Palazzo di Vetro "Children, not Soldiers". Parlando nel corso di un dibattito della Terza Commissione dove tra pochi giorni comincerà la discussione di una risoluzione sui diritti dell'infanzia, la Rappresentanza Permanente italiana all'Onu ha sollecitato "una risposta coordinata e integrata" da parte della comunità internazionale perche "non basta creare consapevolezza e una cornice legale": servono azioni concrete "per dotare ciascun bambino della conoscenza, capacita', sicurezza necessarie per determinare il proprio cammino nella vita". Lo stesso approccio, secondo l'Italia e' necessario nei confronti dei minori disabili: "Persone doppiamente vulnerabili che devono essere integrate efficacemente e con dignita' nei cicli vitali delle comunita' entro cui vivono". L'Italia ha confermato il forte sostegno italiano in questi due campi nello stesso spirito con cui in passato si e' mobilitata nella campagna contro le mutilazioni genitali femminili e con cui appoggia Zambia e Canada nei negoziati per por fine ai matrimoni precoci e forzati: un tema, quest'ultimo a cui l'Italia attribuisce grande importanza come riaffermato di recente dal ministro degli Esteri Federica Mogherini in un evento ad alto livello ai margini dell'Assemblea Generale dell'Onu.