La presenza di una colonna formata da minori, denominati 'pionieritos', era stata denunciata l'anno scorso dalla stampa peruviana ed è tornata di recente di attualità con la diffusione di reportages che mostrano i bambini armati nelle selve meridionali del paese andino. "L'utilizzo di bambini e adolescenti da parte di 'Sendero Luminoso' costituisce una violazione della Convenzione dei diritti del bambino – ratificata dal Perù nel 1990 – e li pone in una condizione di vulnerabilità estrema che condiziona il loro sviluppo emotivo, sociale, cognitivo e fisico" aggiunge l'Unicef. L'organismo delle Nazioni Unite esprime anche preoccupazione per le fotografie e i video che stanno circolando sui 'bambini-soldato' esortando i media a "proteggere la loro identità" . Il presidente del Consiglio dei ministri Óscar Valdés ha riferito che il governo si adopererà per liberare i minori nelle mani di 'Sendero' e che chiede la collaborazione di tutte le organizzazioni non governative che lavorano per la tutela dei bambini affinché la questione sia prioritaria nella sua agenda. "Dobbiamo salvare questi bambini il prima possibile ed evitare che altri siano catturati" ha detto Valdés. Secondo fonti di stampa, tra le file di quel che resta di 'Sendero' – smantellato negli anni '90 – ci sarebbero diverse decine di bambini; per la maggior parte sarebbero i figli o i nipoti degli ex membri del gruppo originario che si sollevò in armi negli anni '80.