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Papa Francesco in Uganda si è commosso dopo avere ascoltato il racconto di Emmanuel Odonkonyero


Papa Francesco in Uganda si è commosso dopo avere ascoltato il racconto di Emmanuel Odonkonyero, un ragazzo che bambino fu sequestrato, torturato e costretto a combattere da Joseph Kony, l'ex signore della guerra più ricercato per crimini contro l'umanità dalla Corte Penale Internazionale.

Emmanuel era uno dei 60 mila bambini soldato usati dal generale ugandese che guidava il gruppo ribelle Lra. Emmanuel che riuscì a scappare, e poi fu salvato dai missionari e oggi può raccontare la sua storia. «Con grande dolore ho ascoltato la storia di Emmanuel. Mi sono chiesto come può essere possibile riuscire a trasformare anche la più brutta delle esperienze, in una esperienza positiva. Io penso sia possibile grazie a Gesù».

Joseph Kony nel 1989 iniziò a combattere contro il presidente Museveni e ben presto si distingue per le atrocità. Il suo potere lo fondava non solo sulla forza militare, ma su una specie di misticismo che fondeva elementi di fondamentalismo cristiano con credenze locali. Un elemento che gli consentiva di manipolare le truppe e costringerle ad azioni atroci. In particolare ordinava il rapimento sistematico dei bambini per arruolarli come soldati, costringendoli a prostituirsi, e a usare anche droghe. Kony è accusato di crimini di guerra e contro l'umanità da parte della Corte penale internazionale. Kony resta uno degli uomini più ricercati del pianeta.

Obama si è impegnato personalmente per sostenere gli sforzi per catturarlo e nel 2011, ha messo a disposizione di Museveni una serie di consiglieri militari. Alcuni analisti sostengono che questo rivela il desiderio degli Usa di bilanciare la crescente influenza cinese nell'area, dopo le scoperte in Uganda di ingenti riserve di petrolio. A febbraio in Uganda ci saranno le elezioni ed è scontata la rielezione per la quinta volta di Museveni, (dopo aver modificato ad hoc la costituzione per rendere possibile la sua terza rielezione nel 2006).

Fonte: Il gazzettino.it 14/12/2015

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